Category: Ultime scoperte sulla SLA

Una buona notizia: un farmaco efficace in fase 3 per la SLA

Una buona notizia: un farmaco efficace in fase 3 per la SLA

E’ ufficiale: il Tofersen è il primo farmaco efficace in fase 3 nel trattamento della SLA.

Solo per i pazienti con mutazione SOD1 rallenta il declino della funzione clinica, della funzione respiratoria, della forza muscolare

CAMBRIDGE, Massachusetts, 3 giugno 2022 – Una luce di speranza si accende oggi per la comunità dei pazienti con la SLA. Questa malattia così poco certa nella sua storia e nella prospettiva futura, oggi subisce una battuta di arresto grazie al progredire della ricerca. Annunciato oggi al congresso annuale ENCALS (European Network to Cure ALS) i dati a 12 mesi dello studio in aperto mostrano un beneficio clinicamente significativo su diversi parametri. 

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Settembre 2019: il punto sulla ricerca scientifica sulla SLA

Settembre 2019: il punto sulla ricerca scientifica sulla SLA

In occasione della Giornata Nazionale della SLA che si celebra il 15 settembre, la Società Italiana di Neurologia (SIN) diffonde le buone notizie che arrivano dalla ricerca scientifica su questa terribile malattia, che solo in Italia colpisce 5.000 persone e che causa un’aspettativa di vita media dopo la diagnosi pari a 3-5 anni.

Quest’anno, inoltre, cade un importante ricorrenza: sono passati 150 anni dalla prima volta in cui la SLA viene descritta da parte di Jean-Martin Charcot, neurologo dell’ospedale Salpetriere di Parigi.

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A proposito di terapia investigazionale NurOwn

A proposito di terapia investigazionale NurOwn

Riportiamo la dichiarazione di BrainStorm Cell Therapeutics

Recentemente, numerose organizzazioni hanno contattato BrainStorm Cell Therapeutics informando la team di gestione che un paziente italiano ha pubblicamente comunicato che ha ricevuto l’approvazione per sottoporsi al trattamento della SLA con la terapia investigazionale NurOwn® dell’azienda. Siamo stati anche informati che un conto Go Fund Me è stato creato per una raccolta fondi per pagare la terapia NurOwn® investigazionale in Israele.

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Torino, studio sul colesterolo cattivo: è tra le cause della Sla

Torino, studio sul colesterolo cattivo: è tra le cause della Sla

La ricerca, con gli americani di Bethesda, è stata condotta dal gruppo di Adriano Chiò della Città della Salute.

Dimostra che anche il fumo può giocare un ruolo e elevati livelli di attività fisica possono essere fattori di rischio.

Il colesterolo cosiddetto Ldl, quello “cattivo” all’interno del colesterolo totale,  è una delle cause genetiche della Sla, la Sclerosi laterale amiotrofica. Uno  studio genetico, il più ampio finora eseguito sulla sclerosi laterale amiotrofica è della Città della salute d Torino insieme con il National Institutes of Health di Bethesda negli Stati Uniti

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Sla, un microscopio ha “visto” l’origine della malattia

Sla, un microscopio ha “visto” l’origine della malattia

Sla, così un microscopio ha “visto” all’interno delle cellule nervose l’origine della malattia

entre prosegue la lotta dei ricercatori alla progressione della malattia anche con la sperimentazione sui malati, per la prima volta si è visto, all’interno delle cellule nervose, perché e come si formano gli aggregati di proteine che sono all’origine di una grave malattia neurodegenerativa come la Sclerosi laterale amiotrofica (Sla). È stato possibile grazie alla nuova tecnica non invasiva di microscopia messa a punto in Italia, nel Center for Life Nano Science dell’Istituto Italiano di tecnologia (Iit) dell’università Sapienza di Roma, e descritta sulla rivista Communications Biology.

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SLA: CRISPR-Cas9 in azione per trovare la causa della malattia

SLA: CRISPR-Cas9 in azione per trovare la causa della malattia

All’Università di Stanford è stato utilizzato l’editing genomico per tentare di svelare i meccanismi molecolari all’origine della patologia

Grazie a una nuovissima applicazione della ormai nota tecnica di editing genomico CRISPR-Cas9, un team di ricercatori della Stanford University School of Medicine (USA) è riuscito a compiere un significativo balzo in avanti sulla strada verso un trattamento per la sclerosi laterale amiotrofica (SLA). La notizia sta riempiendo le pagine di molte riviste scientifiche, aumentando ancor di più il già elevato interesse della comunità scientifica nei confronti di questa promettentissima tecnica di manipolazione del DNA che, in un’innovativa versione, ha permesso agli scienziati americani di approfondire le basi genetiche e le modalità di progressione di una delle patologie neuromuscolari più devastanti che la medicina conosca.

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Staminali neuronali: il recettore TLR4 ne induce la proliferazione

Staminali neuronali: il recettore TLR4 ne induce la proliferazione

La scoperta giunge da uno studio italiano e potrebbe avere importanti ripercussioni nello sviluppo di una terapia per malattie come la sclerosi multipla o la SLA. Uno studio dell’Università di Milano-Bicocca e dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo ha permesso di scoprire il ruolo positivo del recettore TLR4 nel processo di crescita e differenziamento delle cellule staminali neurali (NSC). La ricerca, pubblicata sulla rivista Cell Death and Disease, è stata svolta su cellule staminali neurali umane già utilizzate in un trial clinico su pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e approvate per un trial su pazienti affetti da sclerosi multipla (SM).

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Il Dipartimento di Neuroscienze di Padova identifica un biomarcatore specifico per la SLA

Il Dipartimento di Neuroscienze di Padova identifica un biomarcatore specifico per la SLA

Il Dipartimento di Neuroscienze di Padova ha identificato un biomarcatore specifico per la SLA in grado di facilitare una diagnosi precoce e di dare indicazioni sulla prognosi e sulla progressione della malattia.
I risultati del lavoro sono pubblicati su JAMA Neurology, pubblicati sulla pagina internet http://jamanetwork.com/journals/jamaneurology/fullarticle/2606443, rappresentano un importante contributo per la ricerca sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA).

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